Il 25 marzo, l'atto conclusivo del Progetto europeo “AGEment”
Dopo due anni di attività, il progetto europeo “AGEment”, co-finanziato dal Programma Erasmus+, di cui il CSEN è partner, si chiude con la presentazione dei risultati ottenuti. Il 25 marzo prossimo, in diretta sulle pagine facebook di csen progetti e csen europe, i referenti del progetto Bruni Andrea Responsabile Ufficio Progetti Nazionale CSEN, Leonina Benigni Coordinatrice di progetto, Debora Zamillo Referente operativa del progetto, illustreranno dati e numeri dell'ambizioso progetto volto a sensibilizzare adulti e anziani sull’importanza di un invecchiamento attivo e in buona salute attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale europeo. Il progetto AGEment, per raggiungere l'obiettivo, ha proposto un approccio innovativo, utilizzando contenuti motivazionali di tipo multimediale, resi fruibili attraverso un’App Agement disponibile per dispositivi mobili. Per la realizzazione delle video-Interviste, fruibile scaricando un’App prodotta dal progetto, ogni paese partners ha selezionato due buoni esempi di stile di vita sano e dell’invecchiamento attivo collegato al patrimonio culturale.
I buoni esempi sono stati poi organizzati all’interno di un Catalogoche mette in evidenza le specificità e le singolarità di ogni esperienza ritenuta per l’obiettivo del progetto.
AGEment è nato dalla considerazione che la popolazione europea anziana è in aumento (oggi è pari a circa il 19,2%) e che l’invecchiamento sta provocando cambiamenti demografici, epidemiologici e antropologici tali da rendere sempre più importante un invecchiamento attivo e in buona salute.
Con l’obiettivo di estendere l'aspettativa di vita in buona salute, ritardando il più possibile la malattia e il bisogno di assistenza da parte di soggetti terzi, il progetto ha sensibilizzato le persone verso l’adozione di quei fattori che favoriscono l’invecchiamento attivo, ovvero lo stile di vita sano e la partecipazione attiva.
Il consorzio che ha portato avanti il progetto è composto da quattro soggetti provenienti da Spagna, Portogallo, Romania e Italia. Il partner capofila è il Centro di chirurgia mini invasiva Jesús Usón (CCMIJU) di Caceres (Spagna), specializzato nelle tecniche di chirurgia a minima invasione e all’avanguardia nello sviluppo tecnologico e nell’innovazione nel campo della salute. Gli altri partner, insieme al Centro Sportivo Educativo Nazionale per l’Italia, sono stati l’Istituto Politecnico di Guarda (IPG), in Portogallo, istituto di formazione secondaria per gli studenti specializzato in vari campi, tra cui educazione, sport, salute e gerontologia, e la Fondazione GERON di Bucarest, in Romania, attivamente impegnata della cura delle persone anziane e dei servizi di assistenza domiciliare.