Progetto Crescere Insieme con i Comitati CSEN di Abruzzo, Friuli, Sicilia, Sardegna, Taranto, Frosinone.
Il 26 ottobre è stata avviata la fase operativa del Progetto Crescere Insieme, un percorso educativo per la prevenzione ed il contrasto al bullismo e cyberbullismo. Sono 6 i Comitati CSEN coinvolti nelle azioni operative con le scuole, i comuni e i centri di aggregazione di Pescara, Udine, Catania, Cagliari, Taranto e Frosinone. Una rete di Comitati che in questo anno scolastico porteranno nelle scuole un percorso di partecipazione educativa con i giovani dagli 8 ai 16 anni.
Bullismo e Cyberbullismo rimangono una delle minacce più temute tra gli adolescenti. I nuovi dati raccolti in Italia, da Terre des Hommes insieme a ScuolaZoo all'interno dell'Osservatorio Indifesa, ci riportano una fotografia della realtà raccontata direttamente dai ragazzi, attraverso le risposte di 6 mila adolescenti, provenienti da tutta Italia. Preoccupano i numeri di quella che sembra essere un’esperienza di sofferenza quotidiana per troppi giovani: il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online.
Dall'atro lato l’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi. Tra i partecipanti alla rilevazione 6 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. Sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media e sulle app per incontri, lo conferma il 61,36% di loro. Tra i rischi maggiori sia i maschi che le femmine pongono al primo posto il cyberbullismo (66,34%), a seguire per i ragazzi spaventa di più la perdita della propria privacy (49,32%) il Revenge porn (41,63%) il rischio di adescamento da parte di malintenzionati (39,20%) stalking (36,56%) e di molestie online (33,78%). Mentre dopo il cyberbullismo, l’incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn (52,16%) insieme al rischio di subire molestie online (51,24%) l’adescamento da parte di malintenzionati (49,03%) e la perdita della propria privacy (44,73%).
Questi dati non possono non destare allarme e ci dicono che, soprattutto in un periodo così complesso per i più giovani, non bisogna smettere di mantenere viva l'attenzione sui temi del bullismo e del cyberbullismo, che hanno modo di insidiarsi nella quotidianità e nelle relazioni anche "a distanza" dei più giovani. Da queste considerazioni nasce l’idea di un progetto pensato per prevenire, individuare e contrastare le varie forme di bullismo e di cyberbullismo, limitare la dipendenza da internet e l’uso sbagliato dei social da parte delle giovani generazioni. Si tratta di una proposta che vuole dare spazio e voce a bambini e ragazzi, coinvolgendo anche insegnanti e genitori.